Avete mai pensato ai giochi come strumenti di miglioramento e cambiamento del mondo?

Ho appena finito di leggere il libro di Jane McGonigal, La realtà in gioco, e vorrei condividere con voi un modo nuovo, alternatio di guardare e pensare ai giochi.

Essi possono essere visti come strumento per salvare la Terra dai suoi problemi più gravi (inquinamento,fine petrolio,ecc..), per guarire le persone dai loro mali (convalescenza,solitudine,ecc..), per sensibilizzare le persone ai problemi umanitari di questa Terra (fame,miseria,ecc..), per pensare alla morte non con paura ma come fine di un viaggio in cui avremmo dovuto dare e fare il massimo durante il viaggio stesso perché alla fine non si sa cosa ci aspetta.

Insomma, si tratta di un pensiero decisamente diverso dal comune che vuole che i giochi siano una perdita di tempo ed adatti solo ai bambini e non agli adulti.

Jane nel suo libro dice che il giochi sono un ostacolo volontario che gli uomini si pongono, e come tale essendo volontario riusciamo a non stancarci mai di superalo, e ci impegniamo con tutto noi stessi a superaci e spingerci oltre!

Vi faccio l’esempio di un gioco che si pone l’obbiettivo di far risparmiare sulla bolletta della luce grazie ai “contatori intelligenti”, il gioco si chiama Lost joules e aiuta a risparmiare attraverso un sistema di scommesse sui consumi propri e degli altri.

Un gioco che invece si occupa di dar da mangiare alle persone si chiama Free Rice, in pratica si tratta di rispondere a delle domande per accumulare chicchi di riso che poi vengono trasformati in chicchi reali per sfamare un persona, lodevole no?!

Fold It è un gioco di ripiegamento di proteine in modo da aiutare i ricercatori a trovare cure per le malattie.

Chore Wars si pone l’obiettivo di trasformare le faccende domestiche in un gioco divertente, aggiungendo degli ostacoli volontari per aumentare il coinvolgimento.

E ce ne sono tantissimi altri esempi di giochi con uno scopo benefico nella vita reale, perché nessuno si dimentica o si è mai dimenticato che la nostra vita è quella reale e non quella virtuale, neanche i giocatori più incalliti!

Consiglio la lettura del libro sia ai giocatori che scopriranno un nuovo modo di impiegare il loro intelletto e sia ai non giocatori per scoprire che il gioco è importante per la vita dell’uomo.

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